L’insegnamento

Nel 1969 inizio la mia carriera didattica insegnando violoncello al conservatorio di Trento. L’anno successivo mi trovo davanti ad un bivio, anzi a un trivio. Di fronte a me si profilano tre possibilità: continuare ad insegnare

  1. violoncello a Castelfranco Veneto,
  2. violoncello a Matera,
  3. musica da camera a Pesaro.

Opterò per la “Musica da Camera” a Pesaro che ospita il prestigioso conservatorio fondato da Rossini.

Là incontrerò insegnanti di prestigio (S. Cafaro, B. Porena, P. Bordoni, A. Rebaudengo, ecc…) sotto la direzione di M. Abbado.

Nel ’74 ottengo il trasferimento al Conservatorio de L’Aquila, organizzando ogni anno saggi degli allievi in formazioni diverse.

Li coinvolgerò in azioni umanitarie,dando loro l’opportunità a suonare, diverse volte, per i reparti del manicomio di Imola curati dal prof. Giorgio Antonucci.

Nel 2002 ottengo il trasferimento al Conservatorio S. Cecilia di Roma, dove organizzerò gruppi (quartetti, quintetti, trii ecc.) di grande soddisfazione per gli allievi. Malgrado il mio costante, appassionato impegno, mi scontrerò continuamente con l’ottusità, l’incomprensione, la frustrazione, gli interessi personali, la disonestà intellettuale (e materiale) del direttore (che finirà processato e condannato agli arresti domiciliari). Dopo un feroce litigio con il suddetto, rassegnerò le dimissioni.

Proseguo privatamente l’insegnamento del Suzuki, di cui sono stato il 1°insegnante qualificato a Roma.

Foto di Leonard Freed
Diversi suoi allievi di violoncello proseguono professionalmente l’attività.